Premier: Chelsea e City, tutto come prima

Pubblicato il 4 marzo 2015 alle 23:25:36
Categoria: Notizie Premier
Autore: Redazione Datasport.it

Premier League 2014-15: guarda risultati e classifiche

Restano cinque i punti di distacco tra Chelsea e Manchester City. I Blues battono 1-0 il West Ham grazie alla rete di Hazard e mantengono a distanza i Citizens, vittoriosi 2-0 (reti di Silva e Milner) sul Leicester di Cambiasso. Successi sofferti per Arsenal e Manchester United: i Gunners passano 2-1 in casa del Qpr coi gol di Giroud e Sanchez, i Red Devils invece s'impongono solo nel finale in esterna col Newcastle: 1-0 firmato da Young.

Dopo l'1-0 interno dell'11 febbraio contro l'Everton Mourinho l'aveva detto: "Servono almeno 4 o 5 successi per 1-0 in gare sofferte per vincere un campionato". Quello contro il West Ham è uno di quei successi: la rete che vale i tre punti stavolta non arriva al 90' come contro i Toffees, ma è Hazard a firmarla al 22' con un pregevole colpo di testa in inserimento su cross dalla destra di Ramires. Prima e dopo il Chelsea sbaglia di tutto, ma rischia anche grosso al 92' quando il sinistro dell'ex Psg Nené viene toccato in area con un braccio da John Terry, l'eroe del successo di Wembley in Capital One Cup: l'arbitro lascia correre e lo 'Special One' a fine gara può tirare un sospiro di sollievo.

Chissà cosa dirà Pellegrini, più volte accusato quest'anno di mettere pressione psicologica ai direttori di gara. Intanto il tecnico cileno si gode il successo, non certo scintillante, sul fanalino di coda Leicester: la squadra di Cambiasso fa buona figura all'Etihad Stadium, ma alla fine è 2-0 per i Citizens in virtù delle reti di Silva al 47' del primo tempo (cross di Kolarov dalla sinistra, primo tentativo respinto dello spagnolo e poi tap-in vincente) e di Milner all'88' (traversone perfetto di Jesus Navas, timbro vincente dell'inglese). Il City sale a 58 punti ma resta a meno 5 con una gara in più rispetto al Chelsea: a dieci giornate dalla fine il titolo lo può perdere solo Mourinho.

La lotta più avvincente, dunque, rischia di essere quella per i posti Cahmpions, con Arsenal, United e Liverpool a darsi battaglia. Salgono a 54 punti i Gunners, a cui bastano 5 minuti a mille per avere la meglio del Qpr: sono Giroud al 64' e Sanchez al 69' (in entrambi i casi su assist di Gibbs) a indirizzare la gara, la squadra di Ramsey segna il 2-1 con Austin ma non riesce a rimontare. Ad un punto dalla squadra di Wenger c'è lo United, che fa il colpo di giornata in casa del Newcastle: l'1-0 esterno dei Red Devils porta la firma di Ashley Young, ma il protagonista assoluto è il portiere olandese dei Magpies Krul. Proprio colui che Van Gaal aveva inserito nel quarto di finale dei Mondiali contro la Costa Rica al posto del titolare Cillessen per parare i rigori: stavolta l'eroe di quella sera brasiliana la combina grossa, perché è lui all'89' a servire con uno scriteriato rinvio Young per il comodo destro che vale i tre punti agli ospiti. Per il terzo posto c'è anche il Liverpool, che batte con un secco 2-0 il Burnley e resta a meno 3 dall'Arsenal: a segno Henderson e Sturridge, Mario Balotelli scalda la panchina per tutta la gara.

Lo Stoke stende 2-0 l'altra squadra di Liverpool, l'Everton di Roberto Martinez, unica inglese qualificata agli ottavi di Europa League. Finisce invece 3-2 tra Tottenham e Swansea (Chadli, Mason e Townsend per gli Spurs, Ki e Sigurdsson per i gallesi), ma la partita passa in secondo piano rispetto agli attimi di terrore vissuti a White Hart Lane per un malore accusato da Bafetimbi Gomis: l'attaccante francese, al 12', si accascia a metà campo, perde conoscenza e fa temere il peggio. Trasportato immediatamente in ospedale, le sue condizioni sembrano sotto controllo. Non è la prima volta che a Gomis capita una cosa del genere: nel 2009, ai tempi del Lione, perse conoscenza per ben tre volte in tre mesi. L'augurio è che sia però l'ultima.