Euro 2016, qualificazioni: Italia bella e sprecona, 1-1 in Croazia

Pubblicato il 13 giugno 2015 alle 08:00:12
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

Un’Italia bella e sprecona pareggia 1-1 a Spalato contro la Croazia in un match valido per il Girone H di qualificazione a Euro 2016. Primo tempo scoppiettante. Buffon para un rigore a Mandzukic, poi l’arbitro inglese Atkinson annulla un gol regolarissimo a El Shaarawy e sul capovolgimento di fronte, con gli azzurri fermi a protestare, i croati segnano con Mandzukic. Lo stesso Mandzukic provoca il rigore che Candreva trasforma con un cucchiaio al 36’. Nella ripresa l’Italia domina ma non trova il gol. Nel finale Croazia in dieci per l’espulsione di Srna. Brutto infortunio per De Silvestri. Con questo pari l’Italia rimane al secondo posto a quota 12 punti a -2 dalla capolista Croazia e a +2 sulla Norvegia, bloccata sullo 0-0 dall’Azerbaigian.

Nel clima surreale di Spalato (si gioca a porte chisue) i primi 45 minuti regalano emozioni a raffica. Pronti, via e l’arbitro inglese Atkinson concede un rigore alla Croazia per un fallo, netto quanto ingenuo, di Astori su Srna. Sul dischetto si presenta Mandzukic, ma Buffon si tuffa sulla sua destra e respinge. Passano tre minuti ed è l’Italia ad andare in gol: cross dalla destra di Candreva, velo di Pellè e sinistro vincente di El Shaarawy. L’arbitro, però, annulla per fuorigioco (inesistente) del milanista e gli azzurri, furibondi, circondano il guardalinee. La Croazia non si ferma e riparte in contropiede, Rakitic dalla destra mette in mezzo per Mandzukic che insacca da due passi. Siamo all’11’ e la partita è già un romanzo. Si fa male De Silvestri, costretto a uscire al 27’ in barella: al suo posto De Sciglio. L’Italia reagisce e al 32’ spreca una colossale palla gol con El Shaarawy che, servito da Pellè all’altezza del dischetto del rigore, lascia partire un destro debole che in pratica diventa un passaggio a Subasic. Il gol azzurro è nell’aria e arriva al 36’ grazie a Candreva, che trasforma con un cucchiaio un rigore concesso da Atkinson per un mani di Mandzukic su cross di Pirlo. Prima del riposo altra palla gol per Pellè, il cui destro da ottima posizione viene messo in corner da Subasic.

A inizio ripresa l’Italia riparte senza Buffon, costretto a dare forfait per un taglio sotto il ginocchio destro. Rispetto alla prima frazione ci sono meno emozioni. La Croazia prova a fare la partita ma l’Italia in contropiede è pericolosissima. Dal 61’ al 70’ la squadra di Conte crea tre nitide palle gol ma non le sfrutta: prima El Shaarawy, col corpo troppo all’indietro, colpisce male di testa su cross di Candreva non accorgendosi che alle sue spalle c’è Marchisio, liberissimo; poi è Pirlo, dopo una travolgente azione sulla destra di Candreva (il migliore in campo) a sparare di poco alto con il destro dal limite; infine Parolo, servito da El Shaarawy, calcia debolmente col destro da ottima posizione e ancora una volta Subasic si salva. I croati prendono campo nel finale con un paio di conclusioni pericolose firmate Perisic e Rakitic, ma Sirigu non deve mai sporcarsi i guanti. Prima del triplice fischio finale viene espulso Srna. Finisce 1-1, come all’andata a San Siro: ma stavolta è l’Italia a uscire dal campo tra gli applausi.