Giocatore si fa male, l'ospedale lo chiama 6 anni dopo

Pubblicato il 11 febbraio 2016 alle 19:58:20
Categoria: Dilettanti
Autore: Redazione Datasport.it

In Italia siamo ormai abituati a casi di malasanità e tra i protagonisti ci sono anche dei calciatori. Incredibile è infatti la vicenda, messa in risalto dal sito marcheingol.it, di Lorenzo Attorresi, difensore di 26 anni attualmente al Petritoli (Prima Categoria girone D) e giornalista per il Corriere Adriatico che, infortunatosi ad un dito nel 2010, è stato chiamato per operarsi solo pochi giorni fa.

Uno scherzo? No, niente affatto. Attorressi, che si fece male nell'aprile 2010 durante il match di Eccellenza tra la sua Cingolana e il Montegranaro, è stato contattato di recente per presentarsi a fare una visita nelle prossime due settimane in vista dell'operazione. Il calciatore ha raccontato: "Era la classica azione di gioco in cui temporeggiavo su una palla aspettando il contatto dell'avversario ma sono caduto male e mi sono fatto male a un dito, terza falange. Subito non gli ho dato peso, ma il dolore non passava e due settimane dopo ho deciso di recarmi al Pronto Soccordo di Fermo, mi hanno fatto le lastre, responso: piccola frattura e tendine del flessore lesionato. I medici, data la mia giovane età, mi hanno consigliato di rivolgermi al reparto di chirurgia della mano di Ancona. E così ho fatto. Ad Ancona mi hanno detto, poichè erano passate alcune settimane, che occorreva l'intervento chirurgico. Mi sono convinto, ho accettato, e aspettavo solo la telefonata per conoscer il giorno dell'intervento".

Poi ha aggiunto: "Ma i giorni passavano e il telefono non squillava mai, anzi, ogni tanto telefonavo io per sapere qualcosa ma mi rispondevano che c'erano tanti casi urgenti, molti interventi prioritari, bisognava solo pazientare. Passano giorni, settimane, anni, e orami mi ero rassegnato a non pensarci più. Non faccio per mestiere il chitarrista e questo dito non perfetto ero deciso a tenermelo quando ieri mattina mi arriva una telefonata: prefisso 071, rispondo, era un'addetta del reparto di chirurgia della mano che mi diceva che era arrivato il giorno dell'operazione. Rimango di sasso, ma come, 6 anni dopo?".