Boxe, prima di Joshua-Parker, tanti pugni mondiali

Pubblicato il 24 gennaio 2018 alle 18:55:43
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport

In attesa della sfida milionaria del 31 marzo a Cardiff nel Galles, tra i massimi Anthony Joshua (Ing. 20) e Joseph Parker (Aus. 24) con quattro titoli di sigla in palio (WBA, IBF, IBO e WBO),  e un forziere di oltre 25 milioni di dollari: il 65% all’inglese il 35% all’australiano, l’attività internazionale non si concede soste. Sabato 27 gennaio, in quel di Inglewood in California, per le organizzazioni Golden Boy di De La Hoya e la Teiken giapponese - la stessa che ha concluso con i Cherchi la difesa di Ryota Murata contro Emy Blandamura per i medi WBA il 15 aprile a Tokyo  -  due mondiali in cartellone. Il leggero venezuelano Jorge Linares (43-3) 32 anni, residente in Giappone dal 2002 all’epoca del debutto nei pro, una carriera di vertice dal 2007 col titolo piuma, seguito da quello dei superpiuma (2008) e nel 2014 l’aggancio ai leggeri. Prima campione WBC, perso a tavolino  poi WBA l’anno dopo a spese dell’inglese Anthony Crolla, battuto due volte in casa, sempre a Manchester. Linares è uno dei campioni più completi, boxe spettacolare e una scelta di tempo eccezionale. Unico punto debole la mascella piuttosto sensibile. Le tre sconfitte tutte per KO.

Difende la cintura contro il pericoloso filippino Mercito Gesta (31-1-2), al secondo tentativo, il primo fallito nel 2012. Il pronostico è tutto per il campione. In cartellone anche la vacante cintura WBA welter tra l’esperto argentino Martin Matthysse (38-4), 35 anni e 35 vittorie per KO,  in attività dal 2004, un guerriero che non misura i rischi, anche se dopo 14 anni di ring, qualche crepa potrebbe essersi aperta. Rivale, l’emergente e imbattuto thailandese Tewa Kiram (38), 25 anni, alla prima vera trasferta, nel 2010 al terzo incontro, combatté a Vientiane nel Laos. Match senza un favorito. Imperdibile lo scontro nella prima semifinale delle Worlds Superseries cuirser fissato a Riga capitale della Lettonia, tra il locale Mairis Briedis (23 WBC) e l’ucraino Alek Usyk (13 WBO), sfida di fuoco con Usyk leggermente favorito. Due carriere diversissime. Il lettone ha sempre tenuto un basso profilo, sia nei dilettanti e ancor più come professionista. E’ cresciuto match dopo match. Ha conquistato il  mondiale in Germania contro Huck, ha percorso l’escalation con pazienza e costanza, arrivando imbattuto con 23 vittorie in nove anni di attività. Tutto il contrario dell’ucraino Usyk, campione a Londra 2012, aveva perso l’autobus olimpico nel 2008 a Pechino per merito di Clemente Russo, battuto poi in finale quattro anni dopo a Londra. Campione d’Europa 2008, del mondo 2011, nel 2012 passa pro indossando gli stivali dalle sette leghe.

Al decimo match è campione del mondo. Mancino con solide basi tecniche, più alto del lettone e anche più potente. Ha già fatto sapere che punta ad un futuro da massimo. Deve anche togliersi un sassolino dalla scarpa. Quando nel 2012, passa professionista con Lomachenko, i promoter USA, non lo ritengono appetibile dalle emittenti. Vuole tornare in Usa da campione. A contorno, sul ring anche il massimo svedese Otto Wallin (8), il cruiser Nielsen (24-1) e il croato Hrgovic (2), bronzo a Rio nei +91,  che al terzo match da pro affronta l’inglese Little (10-4) discretamente impegnativo. Ad Antwerpen in Belgio sfida interna per l’europeo dei cruiser tra Yves Ngabu (18), 29 anni, origini africane e lo sfidante Geoffrey Battelo (32-5) antiche radici italiane, fermo dal maggio 2016, quando a Torino mise KO il nostro Lovaglio per la cintura UE. Pronostico per il campione. Boxe anche in Turchia: a Istanbul una serata per il rilancio del professionismo, imperniata sull’uzbeko Kambarov (3) medio di 25 anni e sui giovani  Rakhimov, Tatar, Gunes, Aydin e Temur con esperienza in nazionale. A Berna in Svizzera il mediomassimo Davide Faraci (6),  tesserato in Italia, contro il georgiano Zura Makereshsvili (22-14) e il superleggero, Alain Chervet (13-1-2) figlio e nipote d’arte di fronte a Giorgi Abramisvili  (19-15-1).

A febbraio,  l’appuntamento che più ci interessa è a Firenze il giorno 2 (venerdì), con Fabio Turchi (13) che dopo il mancato appuntamento per l’UE, per l’infortunio di Alex Jur (16-1), combatte in difesa dell’Internazionale silver WBC contro German Balmaceda (Arg. 15-16-2) sulla carta abbordabile. C’è il rientro di Obbadi e il tricolore mediomassimi Ciriani contro Vigan, la presenza del medio Lepei (14-1-2), di Ardito e la prima giornata delle World Series 2018, tra l’Italia Thunder e la Croazia. Il giorno dopo,  il 3 febbraio a Corpus Christi (Usa) per la Top Rank di Bob Arum, l’imbattuto messicano Gilberto Ramirez (36) difende la cintura supermedi WBO dall’assalto di Habib Ahmed (Usa  25-0-1), mentre il filippino, titolare supermosca IBF, Jervin Anacjan (28-1-1) attende l’assalto di Israel Gonzales (Mes. 25-0-1), una guerra tra piccoletti dal temperamento caliente. Non meno attesa la battaglia fissata ad Adler in Russia, non lontano da Sochi, sul Mar Nero, dove è in corso un forum, meglio la prima convention allestita dalla federazione russa, con inviti ad oltre 100 nazioni, in cui si premieranno i migliori atleti locali, oltre ad una sventagliata di iniziative con la partecipazione dei presidenti del WBC, WBO, IBF e i massimi dirigenti dell’AIBA. Col chiaro intento di una collaborazione fra gli enti. Capovolgendo il vecchio orientamento. La serata di Adler è imperniata sulla semifinale Superseries cruiser (l’altra è quella di Riga)  mondiale, tra il locale Murat Gassiev (25 IBF) e il cubano Yunier Dorticos (22 WBA) due tecnici-picchiatori. Nel programma alcuni dei top  russi. Il  gallo Aloian (3), il supermedio Chudinov (16-2), il cruiser Vlasov (41-2) e il leggeri Samkhanyan (17-1-1) e Andreev (20). A Cancun (Messico) difesa superpiuma WBC di Miguel Berchelt (32-1) contro Carlos Magali (Fil. 23-5-3). A Monaco i fratelli Robert e Artem Harutyunyan e Yldirim, speranze tedesche in prospettiva. Boxe anche a Ekaterinburg (Rus) grazie al mecenate German Titov che lancia giovani russi nel  contorno del clou tra i superpiuma Rakhimov (Taj. 11) e Klassen (SA 33-7-2). In Italia ci accontentiamo dell’appuntamento al Principe di Milano, con i superleggeri  Perrulli e Gagliardi e i supermedi Merafina e Benini, Oltre a tanti dilettanti. Il resto dell’attività di febbraio e marzo, nel prossimo articolo.


Articolo scritto da Giuliano Orlando