Boxe: Campionato Europeo femminile 2017

Pubblicato il 10 agosto 2017 alle 19:25:42
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Italia in rosa ai vertici come mai in passato. Nove azzurre a medaglia nell’ottava edizione del campionato Unione Europea al femminile. Dopo una settimana di combattimenti, il torneo ha imboccato la dirittura conclusiva. Rassegna ospitata a Cascia (Pe) per la parte logistica e nell’impianto al coperto di Rocca Porena, borgo incantevole e luogo di nascita di Santa Rita, dominato dallo Scoglio, un pinnacolo di roccia dove la santa andava a pregare. La frazione di Cascia, meno di cento residenti, è dotata di ottime strutture alberghiere e di un impianto sportivo, luogo scelto da molte squadre di calcio, anche straniere, per la preparazione e ossigenazione, pre campionato.
 
Venerdì in programma le semifinali, sabato le dieci finali per assegnare l’oro del torneo, che ha visto in partenza 19 nazioni: Bulgaria, Repubblica Ceca, Inghilterra, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Polonia, Svezia, Turchia, Romania, Lituania, Galles e Olanda con la novità Montenegro. Tutti i team hanno fatto scelte di qualità, privilegiando i migliori elementi, come dimostra la presenza di numerose atlete salite sui podi mondiali ed europei. La Bulgaria si è presentata con tre campionesse europee (Asenova, Petrova anche ex iridata 2014 a spese della nostra Marzia Davide ed Eliseeva), la Turchia ha portato le vice campionesse europee Galiskan e la Guneri ’oro a Sofia 2016. L’Inghilterra la vice iridata Whiteside, vincitrice nel 2013 della rassegna UE, la Gale titolare europea, l’Irlanda l’argento iridato Harrington, l’Olanda l’inossidabile Fortin, bronzo e argento mondiali oltre che europea. Pure la finnica Potkonen, presente a Rio, da anni in attività, classe ’80 come la danese Rasmussen, entrambe sul podio a Cascia, per finire col la polacca Kusiak argento europeo. L’Italia, guidata dall’iridata Mesiano (57) al rientro dopo oltre un anno di stop per un problema alla mano destra, è sicuramente andata oltre le previsioni più ottimistiche. Alla vigilia delle semifinali, ha nove atlete sul podio. Una delle quali, la Donniacuo (64) già in finale. Ferme al bronzo La Barbera (81) e Ghilardi (+81), le altre sei faranno il possibile e l’impossibile per guadagnarsi la finale. Mai in passato in questa rassegna avevamo portato tante ragazze sul podio.
 
Il banco delle semifinali è decisamente difficile, ma tutto il torneo è risultato in salita. Quasi tutte hanno scavalcato rivali sulla carta favorite. La Bonatti (48) battendo la turca Cagirir e l’irlandese O’Hara più titolare della piacentina. La rivale attuale e la ceca Lastovkova, sulla carta non impossibile. Nei 51, la romana Mostarda incrocia la svedese Sandebjer, una vikinga molto forte, che ha lasciato ottima impressione. Per l’altra romana Mesiano (57), il test d’esordio era davvero tremendo, ovvero la bulgara Stanimira Petrova, che nel 2014 vinse il mondiale a Jeju in Korea a spese di Marzia Davide. La sfide delle due iridate è stata entusiasmante ed emozionante. Dopo aver perduto il primo round, l’italiana ha saputo reagire con il giusto furore, forzando la sua natura di attendista, costringendo la bulgara, atleta difficilissima per l’abilità difensiva e l’allungo smisurato, a dover subire senza avere lo spazio per le repliche. Una delle più belle sfide dal torneo, vinto con merito da Alessia che trova sulla strada per la finale la francese Mestiaen, che non fa pregare per attaccare. Nei leggeri l’emergente Irma Testa, 19 anni, apparsa in recupero dopo il debutto nelle elite piuttosto laborioso, dopo l’esordio vincente con la francese Zidani, prendendosi la rivincita alla sconfitta di giugno, otteneva il bis contro l’altra titolata bulgara, Eliseeva, veterana di 36 anni, europea in carica (57) e bronzo iridato 2016, fermata ad Astana dalla nostra Mesiano. A giudizio personale, l’azzurra nei quarti ha disputato una prova di grande intelligenza, contro una rivale che la sovrastava in esperienza. Adesso affronta l’irlandese Harrington, argento mondiale in carrica, 29 anni dicembre, dieci più della nostra. Un test difficile, importante è capire quanto sta crescendo Irma. Nei 69, la siciliana di Modica nel ragusano, Monica Floridia, chiamata all’ultima ora, dopo aver battuto la turca Galiskan, argento europeo, trova la polacca Solecka, altra attaccante non stop. Sarà lotta furibonda. Nei medi la napoletana Canfora sta disputando un torneo esemplare. Ha battuto la polacca Wojcik e la tedesca Schonberger col piglio della protagonista. La prossima sfidante si chiama Surmeneli, turca di nuovo conio, guerriera indomita. Non sarà facile, ma questa Canfora ci fa sognare.
 
Il c.t. Renzini, è stato chiaro: “Fino ad oggi le ragazze sono state fantastiche ma sanno benissimo che il vero traguardo è la vittoria finale. Nessuna salirà sul ring appagata. Di questo sono sicuro. Perché hanno tutte l’ambizione e la cattiveria, oltre alle qualità per puntare alle finale e quindi all’oro”.