Boxe: Al Principe Prodan-Largacha rivincita di fuoco.

Pubblicato il 15 febbraio 2018 alle 21:43:49
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport

La rivincita è da sempre il pepe in più che rende il match di sicuro richiamo. Quello di sabato sera al Teatro Principe di Milano, rientra in quel sogno fantastico e incredibile di un promoter giovane come Alex Cherchi, con le idee chiare e tanta passione, che in tre stagioni ha cancellato il silenzio di una struttura nata per la boxe fin dagli anni ruggenti del dopoguerra, missione portata avanti dal 1949 al ’61, anni nei quali il Principe era la scuola dell’obbligo per meritare i migliori prosceni non solo di Milano. Tutti, proprio tutti i prodotti italiani sostennero esami importanti nel teatro in quel tempo più ampio dell’attuale, con un pubblico appassionato e campanilista, dove oltre al tifo veleggiavano scommesse a go-go.  

Qualche volta non onorate e lascio ai lettori il frastuono che scatenava il mancato pagamento. Oggi questa alternativa è fuori moda, quindi latente. In compenso è rimasto il tifo, la passione per i pugili che si stanno costruendo il futuro. Quando nel dicembre del 2014, Cherchi jr. alzò il sipario dopo oltre mezzo secolo, riaprendo alla boxe, non pochi pensarono alla rondine che non fa primavera. Toccata e fuga, la premonizione dei soliti esperti. A parte le radici sarde dei Cherchi, ovvero la testardaggine, il giovane Alex non esce dal nulla. Ha fatto boxe di ottimo livello, campione lombardo, presente agli assoluti e poi insegnante e quindi promoter. Oltre ad gestire una palestra dove lo zio Franco, un gioiellino di pugile, campione europeo mosca, insegna con successo sia ai neofiti che agli aspiranti campioni. Tra questi l’ucraino Maxim Prodan, in Italia dal 2013, professionista dal 2015, una carriera all’ombra del Principe, costellata da 12 successi e un pareggio, contro il panamense Manuel Largacha (8-7-2), fisico impressionante da medio, che la sera del 25 luglio scorso disputò una battaglia da brividi rispondendo colpo su colpo ad un Prodan condizionato da un problema alla mano destra. Il pari rispecchiò l’andamento del match e mise anche nell’orecchio del pubblico qualche dubbio sull’imbattibilità dell’ucraino. Messaggio recepito dal pugile, che da quella sera non pensa che alla rivincita. Ha combattuto altre due volte (2 KO), ma il pensiero era quello della rivincita. Arrivata sabato sera e non sarà un compito facile, perché il panamense è un tipo tosto e abile, conosce il mestiere e da pugile con la valigia ha nel carniere armi valide per ogni evenienza. Sa benissimo che l’ucraino avrà gli occhi di tigre, ma conta anche sul fatto che potrebbe essere tradito dalla foga, dalla sete di vendetta.

Non perdetevi questo match – ha detto Manuel all’arrivo a Milano – perché potrei diventare io il nuovo beniamino del pubblico. Ormai di Prodan so tutto, quindi non avrà scampo. La prima volta ho dovuto studiarlo, stavolta devo solo colpirlo”. Un preambolo niente male. Se doveva accendere la miccia, ci è riuscito in pieno. A sua volta l’ucraino che non ama troppo i discorsi ha risposto così: “Facciamo parlare i pugni, le parole sono aria fritta. Ci vediamo sul ring”. Tipo “duello al sole” alla Tex Wiler, che tanto piace al pubblico. Di certo i suoi storici tifosi di Bovisio Masciago (Mi) dove risiede da sempre, hanno preparato striscioni a non finire e sono addirittura in arrivo amici dall’Ucraina, come è stato quando ha combattuto a Cinisello Balsamo. Recentemente ha espresso un sogno: “Combattere davanti ai Klitschko i miei idoli”. Chissà che non avvenga. Intanto deve battere con i pugni, ma anche con intelligenza Largacha, cancellando l’unico dubbio di una carriera sempre in crescita.

Non solo Prodan, la OPI Since82 presenta i gemelli Samuel e Joshua Nmomah, nigeriani residenti a Novara, allievi di Marco Crestani che li ha svezzati come un papà, prossimi alla nazionalizzazione italiana. Samuel (5) è in crescita costante e trova Santos Medrano (10-57-4) collaudatore nato in Nicaragua, residente in Spagna, di provata resistenza. Esame da non sottovalutare, perché non è solo il risultato a contare, ma come lo ottiene. Il gemello Joshua debutta contro Sreko Janji (Ser. 2-26-3) e sicuramente non mancherà l’emozione. Già visto da dilettante, lasciò ottima impressione, adesso inizia la strada dei prize-fighter e la prima prova ci dirà se avremo un’altra speranza da coltivare. Infine il ragazzo di casa, il superpiuma Leo Faretina (1) torna al Principe dopo il debutto. Trova Alek Naumovski (1-0-1) un giovane serbo ambizioso come lui, quindi battaglia assicurata per l’allievo dei fratelli Pasqualetti, della APOT1928, e l’opportunità di costruirsi un record positivo. Anteprima con i dilettanti che il pubblico apprezza moltissimo per scaldare l’ambiente.

 

Si inizia alle 18.30. I biglietti costano 30 euro (sedia Vip) e 25 euro (balconata) e si possono acquistare presso l’Opi Gym (Corso di Porta Romana 116/A, telefono 02-89452029) e il negozio della Leone 1947 (Via Crema 11, telefono 02-58315791).


Articolo a cura di Giuliano Orlando