Boxe, 2Out – Moscatiello: spettacolare KO al Principe. I programmi del 2018

Pubblicato il 20 dicembre 2017 alle 14:21:21
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport

Gli auguri per il 2018 della “Principe Boxing Events” hanno tinte forti. Se il commiato dal 2017 è finito col botto, grazie a Moscatiello e Modugno, vincitori per KO, le previsioni per l’anno prossimo assicurano ulteriori emozioni. Nell’agenda di Alex Cherchi appuntamento a febbraio con l’attesa rivincita tra i welter Maxim Prodan (12-0-1) e il panamense Manuel Lagarcha (8-7-5). Il precedente match finì in parità lo scorso maggio. Con buone probabilità di allestire per Moscatiello l’opportunità tricolore. In quella di Christian Cherchi troviamo due sfide di alto livello. Il campione d’Europa dei medi, Emy Blandamura difenderà l’ambito titolo in Italia, esattamente il 27 gennaio a Roma, contro l’imbattuto polacco Kamil Szeremeta (16). I Cherchi riescono a compiere veri capolavori. Per il massimo Matteo Modugno (20), che grazie alle due vittorie del 2017 ha raggiunto i punti per entrare nella top ten continentale, potrebbe aprirsi una grandissima opportunità, quella di una sfida volontaria contro il campione in carica, il tedesco spurio Agit Kabayel (16) neo campione a spese dell’esperto Dereck Chisora sul ring di Montecarlo a novembre.  Niente male come avvio di stagione.

Bisogna dare atto ad Alex Cherchi di avere un coraggio non comune nell’allestire nel pieno della vigilia di Natale e di tutte le festività che seguono, con la gente infervorata a comprare regali, dare appuntamento agli appassionati per una serata di boxe, senza alcun titolo in palio, confidando nel ritorno sul ring di Antonio Moscatiello e Matteo Modugno, inserendo nella locandina i welter Michele Esposito, Edoardo Del Vecchio  e l’esordio del ventenne milanese Andrea Sito, tricolore youth nel 2013, senza ulteriori lampi tra gli elite. Incredibile ma vero il Principe era pieno e il pubblico si è divertito niente male. In primis i maggiori applausi per un Moscatiello che senza essere al top, vista la lunga assenza dal ring, ha trascinato all’entusiasmo tutti i presenti, gettando il cuore oltre i limiti della sua condizione, arrivando a battere il bosniaco Nerdin Fejzovic (2-12) negli ultimi secondi della sesta e ultima ripresa per KO, che resta il risultato esclamativo per eccellenza. A quel punto l’applauso ha toccato il diapason del consenso, portando alla commozione Moscatiello la cui assenza dal ring durata 21 mesi, era iniziata per problemi alla schiena, ma si era complicata quando la depressione si era intrufolata nella testa dell’ex tricolore dei welter e sembrava una belva invincibile. Con l’aiuto degli amici veri e dello zio Giacobbe Fragomeni, il ragazzo milanese ha superato la crisi e la vittoria convincente gli ha reso un grande servizio lungo a strada della fiducia nel futuro sul ring. Franco Cherchi, che lo ha preparato nella palestra della OPI a Milano, appariva soddisfatto ma anche consapevole che per riportarlo al 100% dovrà lavorare sodo.

Pure il massimo Matteo Modugno (20) ha ottenuto il successo prima del limite, spedendo al tappeto il croato Jakov Gospic (17-19), adiposo e poco reattivo. Subito in difficoltà contro la maggiore velocità dell’Italiano, che spera nel 2018 di recuperare il tempo perduto, tra inconvenienti e occasione sfumate. Per quanto si è visto, il gigante piacentino giunti ai trent’anni, pur senza essere al top ha una discreta condizione, in particolare ha mostrato mobilità e precisione a lunga distanza. L’abbandono del croato nel corso del terzo round, dopo due riprese a senso unico, anche se Matteo non ha mai spinto a fondo. Quando lo ha fatto nella terza tornata, i giochi sono finiti e il buon Jakov dopo una serie sopra e sotto, ha capito che non era il caso di insistere e da collaudatore esperto ha detto basta. I welter Edoardo Del Vecchio (7-2) e Michele Esposito (11-3-2), preparati dall’ottimo maestro Vincenzo Ciotoli della “Forza e coraggio”, la spuntano su Davide Calì (3-15) e Marco di Giamberardino (7-5), mentre l’esordiente Anrea Sito (1) tricolore youth 2013, debutta col botto, spedendo KO il serbo Budimir Jevtic alla seconda ripresa con la classica combinazione: destro al mento e sinistro al fegato. “E’ stato Franco Cherchi a insistere fino a poterlo realizzare. Grazie maestro”.


Articolo scritto da Giuliano Orlando