NBA, Jackson: "Anthony starebbe meglio lontano dai Knicks"

Pubblicato il 15 aprile 2017 alle 09:02:23
Categoria: NBA
Autore: Redazione Datasport.it

I New York Knicks sono la più incredibile "soap opera" dello sport americano e riescono ad attirare tutta l'attenzione anche nel giorno in cui scattano i playoff NBA che loro non giocheranno per il quarto anno di seguito. "Considerata la direzione che vogliamo intraprendere penso che Carmelo Anthony starebbe meglio da qualche altra parte", la forte dichiarazione del presidente Phil Jackson alla stampa.
 
Nelle tradizionali interviste di fine stagione, il Maestro Zen parla chiaramente della sua stella: "Melo dovrebbe stare in una squadra che possa utilizzare il suo talento per competere per il titolo, noi non siamo stati in grado di vincere con Carmelo in squadra. Oggettivamente la nostra partnership non ha funzionato, ma bisogna dare atto a Melo di essersi caricato sulle spalle la squadra per diverso tempo". Poi ancora: "Ho detto a Melo che secondo me non può chiudere la sua carriera senza aver vinto un anello. Di sicuro noi con un'eventuale trade di Anthony vogliano ottenere un giocatore importante".
 
E' quindi chiaro che è difficile rivedere Anthony in maglia Knicks nella prossima stagione anche se è altrettanto complicato pensare ad un suo semplice addio perchè ha 32 anni, ha ancora due anni di un contratto quinquennale da 124 milioni di dollari e perchè nel suo accordo c'è la clausola "no trade", ovvero ha la facoltà di accettare o rifiutare uno scambio. Già durante l'inverno si era parlato di un suo addio in direzione Celtics o Clippers ma non se ne fece nulla.
 
Con un eventuale addio di Anthony, la stella della squadra diventerebbe il lettone Kristaps Porzingis anche se a tal proposito Phil Jackson ha aggiunto: "Krisptaps non è ancora pronto per essere l'uomo franchigia". Il diretto interessato non era però presente alla conferenza stampa: secondo i cronisti newyorkesi avrebbe saltato di proposito le interviste per la grande frustrazione sull'esito della stagione e per la discutibile gestione della franchigia stessa. Bene, il futuro è tutt'altro che luminoso in casa Knicks.