Basket, Torneo di Skopje: Italia di ferro, Montenegro ko

Pubblicato il 25 luglio 2014 alle 20:49:24
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Buona la prima a Skopje per l'Italbasket di coach Pianigiani. Gli azzurri cominciano con una vittoria in terra macedone, 86-84 ai danni del Montenegro, dove si faranno le prove generali per le qualificazioni agli Europei 2015. A trascinare l'Italia nel primo match del quadrangolare è Pietro Aradori, con l'ex Cantù che sigla 34 punti, il suo massimo in carriera con la maglia azzurra, che stendono la selezione di Pavicevic.

Contro Montenegro, che deve a fare a meno di Tyrese Rice, Alessandro Gentile parte in quintetto, ma ad aprire le danze è Gigi Datome, con l'ala dei Pistons che sigla 7 punti in fila. Montenegro dopo un time out immediato si organizza e tira con percentuali ottime dall'arco dei tre punti (8/16 all'intervallo) mentre a tenere in linea di galleggiamento l'Italia è Aradori, che con cinque punti filati nella parte finale del secondo quarto permette agli azzurri di chiudere a -4 (43-39 Montenegro). Nel terzo quarto Montenegro rischia di scappare via grazie all'ex Mens Sana Rochestie (17 punti per lui alla fine), entrando nell'ultimo periodo sul +9. Pianigiani cambia assetto, e butta nella mischia Stefano Gentile, che in cabina di regia alla fine sarà decisivo per gestione dei possessi in attacco: Nell'ultimo quarto un antisportivo ingenuo di Bjelica su Datome spiana la strada alla rimontona azzurra, guidata da Datome ed Aradori (11-0 di parziale).

Nei due minuti finali succede di tutto: Bjelica prova a farsi perdonare l'antisportivo del terzo quarto segnando la tripla dell'80-82, ma al giocatore dell'Efes risponde subito Aradori, che prima pareggia e poi consegna a Magro l'assist dell'84-82. L'ultimo sussulto macedone è di Rochestie (84-84), ma Aradori con la palla in mano viene fermato fallosamente e va in lunetta, dove fa due su due. La preghiera finale di Rochestie non va nemmeno vicina la ferro, e l'Italia può festeggiare, vendicando la sconfitta di una settimana fa a Sarajevo. Prossimo match contro i padroni di casa della Macedonia.