Basket, Torneo di Sarajevo: Italia bis, battuta la Bielorussia

Pubblicato il 20 luglio 2014 alle 22:53:14
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

E' di due vittorie e una sconfitta il bilancio finale dell'Italbasket al Torneo di Sarajevo. Gli azzurri, sconfitti all'esordio dal Montenegro, bissano la vittoria sulla Bosnia battendo 89-77 la Bielorussia e chiudono così la manifestazione al terzo posto in virtù della differenza canestri. Gara non semplice per gli uomini di Pianigiani che crollano prima dell'intervallo: nella ripresa arriva la rimonta guidata da Datome (28) e Aradori (25).

Si fa sentire il terzo impegno in tre giorni per l'Italia. Poche rotazioni per Pianigiani che ha Cusin a mezzo servizio e Cervi ai box, ma osserva comunque i suoi ragazzi partire col piede giusto: a fine primo quarto è 22-12. Sul finire di primo tempo però agli azzurri mancano le forze per contrastare la Bielorussia, che con una super rimonta va negli spogliatoi sul +2 (40-42). A risvegliare l'Italia ci pensa Peppe Poeta, entrato a metà terzo quarto: 7 punti per lui, quelli che trascinano i ragazzi di Pianigiani sul 63-55 alla terza sirena. I rossi di coach Gvozdich provano a restare aggrappati al match con alte percentuali da tre, ma gli azzurri riescono ad arginare la riscossa bielorussa e portare a casa la seconda vittoria consecutiva.

"Mi è piaciuto l’approccio dei ragazzi, che hanno proseguito il discorso di ieri sera contro la Bosnia - ha commentato a fine partita Pianigiani -. Abbiamo dovuto fare a meno di Cervi per un risentimento e Cusin ha giocato pochi minuti: senza taglia fisica e brillantezza facciamo fatica ma siamo stati bravi a non innervosirci nel momento più complicato del match. Abbiamo bisogno di tutti, anche di chi entra in campo per pochi minuti, questa è la nostra identità. Il terzo posto finale è frutto della brutta sconfitta contro il Montenegro: la nostra posizione è stata infatti decretata dalla classifica avulsa e questo è un buon insegnamento per i giocatori con meno esperienza. Non dobbiamo mai mollare".